La vita è un Everest da scalare. La salita è ardua e bella. Difficile e stimolante. I percorsi sono molti e tortuosi, spesso, da costruire dal nulla. Facile è perdersi nei loro meandri. Se però, si analizza in anticipo il percorso e si capiscono quali possono essere i punti critici da affrontare, tutto sarà più facile. Se sviluppi una mente orientata ai tuoi obiettivi, farai meno strada nella salita e farai meno fatica. Non tutti i problemi che incontrerai lunga la strada saranno prevedibili, ma avrai la consapevolezza della strada da percorrere e degli obiettivi da raggiungere. Se raggiunger la vetta è complicato, bisognerà pensare a pianificare dei campi basi intermedi di avvicinamento. Bisognerà scompattare gli obiettivi in sotto-obiettivi e raggiungere uno ad uno, questi campi basi, sotto-obiettivi. Questo ti aiuterà a raggiungere la vetta che sarà un traguardo, ma non quello finale. Irto sarà il percorso all’inizio. Non sarà facile, ma, orientandoti con la bussola dei tuoi obiettivi da raggiungere, avrai ben chiaro tutto e con questo, avrai fatto già metà percorso. La neve e la tempesta ti spaventeranno molto meno. La pendenza ti sembrerà meno ripida. Perché tutto parte dalla testa.
Raggiunta la vetta, che panorama che ti godrai. La pace e la soddisfazione saranno piene, ma non avrai completato il tuo percorso. Paradossalmente, sarà quella la parte più difficile. Mantenere gli obiettivi nella discesa. Perché la discesa ti spingerà ad andare più veloce ed è più facile in velocità ed in presa di confidenza con la montagna, cadere. Bisognerà mantenere alta la concentrazione e non cullarsi nell’aver raggiunto la vetta obiettivo ed aver rispetto della montagna. Le difficoltà saranno inferiori, perché la macchina è avviata, ma non sottovalutare i piccoli problemi che incontrerai, perché solo così tornerai a casa e lo farai, con l’obiettivo pieno raggiunto.
Consigli sulle modalità di lettura
Udito – Musica consigliata: This will destroy you – The world is our
Gusto: Neve – ghiaccio
Olfatto: profumo di margherita
Tatto: Ghiaccio
Alle volte l’ottimismo e la programmazione non bastano… per me ci vuole anche la mano di Dio!
Hai ragione fino ad un certo punto, secondo me. C’è sempre il fattore fato, siamo d’accordo. Però, se vuoi raggiungere gli obiettivi e ti prepari bene per raggiungerli, l’influenza di tali elementi si riduce all’osso. Ciò, soprattutto, se gli obiettivi dipendono solo da te