Vagar nella caverna di Platone

In questa notte infinita, vago tra otri profondi ed oscuri boschi,

illuminato da lucciole di lontani allori,

cogliendo gli albori di un nuovo giorno,

di una nuova era di speranza ed allegria.

Vago tra lastricati di pietra che rimangon sospesi nell’aere di giovani animi,

che ribollono allo strepitio di antichi fuochi.

Vago nella caverna di Platone,

alla ricerca dell’ispirazione,

nell’immensità di fantasmi riflessi e cuori empi,

che soffiano come monsoni sulle vele dei vascelli,

che navigano nel profondo del mio spirito.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *