Era una mattina livida e come al solito, Clarence si alzò dal letto con fatica. Mentre stava per abbandonare la sua camera da letto, quell’unico raggio di sole della giornata, fece capolino, colpendo fastidiosamente i suoi occhi. Che spiritello maligno e dispettoso. Una sensazione strana percorse tutto il suo corpo. Tutto era diverso. Si affacciò ed ebbe la sensazione che le persone camminassero a marcia indietro. Le vedeva camminare sopra la sua testa, sul cielo. Il panorama era cambiato. Cosa era successo durante la notte? Un improvviso cambio della polarità della terra? Era realmente sveglio o stava sognando? Tutto in apparenza sembrava normale. Ogni uomo, che vedeva dalle finestre del suo appartamento, sembrava non accorgersi del cambiamento. Come era possibile tutto ciò? Era pazzo? Si vesti frettolosamente. Voleva andare fuori, all’aperto. Osservare meglio il mondo cambiato. Comprendere meglio i meccanismi della sua testa, che gli facevano vedere il mondo in quella maniera. Persino gli orologi marciavano all’indietro. Chiuse la porta del suo appartamento al secondo piano, per scendere le scale e si accorse che le scale andavano solo verso su. Le percorse tutte di un fiato. Non fece in tempo ad aprir il portone del suo palazzo, che giustamente era, adesso, sul tetto, che si ritrovò a svolazzar a testa in giù in mezzo al cielo. Immaginate il mal di testa che a Clarence arrivò dopo poco tempo.
“Come? non vi accorgete che state camminando a marcia indietro e sotto sopra?”
Esclamò stupito ad alta voce, rivolgendosi alle persone che incontrava. C’è chi sorrideva e lo prendeva per matto e chi non badava alle cose che diceva. Stava incominciando ad impazzire. Era completamente disorientato dal cambiamento e da questa sua nuova percezione del mondo. Dopo qualche ora si abituò a camminare a testa in giù. Ma era disperato.
Che fare? adattarsi al mondo e fare finta che il cambiamento non fosse avvenuto? Ribellarsi e gridare al mondo che lui vedeva le cose in maniera diversa? che voleva camminare e vivere in maniera normale?
Ma il suo andare avanti e camminare sulla terra e non sul cielo, ormai non rispondevano più al concetto di normalità. Lui era l’anomalia del mondo. La pecora nera. Il diverso da normalizzare. Sofferenza atroce. A volte avrebbe voluto percepire il mondo come gli altri. All’improvviso gli balenò un pensiero nella testa, che lo rassereno di colpo.
“In fondo il mondo oggettivo è diverso dalla percezione soggettiva di ognuno di noi. Il mondo oggettivo è comune”
Fu in quel momento che non si preoccupò più delle persone che camminavano sul cielo ed a marcia indietro. Fu in quel momento, che si ritrovò di nuovo a camminare in avanti e sulla terra. Una goccia di pioggia proveniente dal ventre della terra, salutò il suo felice pensiero. Clarence era libero totalmente. Era finalmente libero di percepir il mondo come meglio voleva e non come la massa, gli imponeva di vederlo.
Da quel momento visse tutti i suoi giorni portando il peso della sua libertà, ma sempre più ricco e pieno nella profondità del suo spirito. Da quel giorno si rese conto, che ogni cosa, può essere percepita ed interpretata in maniera differente. Che tutto dipende da se stessi e dalla propria volontà.
Era stata proprio la sua volontà e la sua diversa interpretazione del cambiamento, che lo avevano portato a camminare di nuovo avanti e sulla terra.
Udito – Musica consigliata: Vangelis – Theme from Antarctica
Gusto: acqua
Olfatto: mimosa
Tatto: terra