Scrivere veramente, è tornare neonati

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Era Gennaio inoltrato, in quel di Bari e la temperatura, insolitamente rigida, raffreddava il cuore, normalmente caldo di Claudio. Lui viveva di passioni e le esprimeva senza freni, nella scrittura. Era pieno di vita e quel freddo che sentiva dentro, gli faceva male. Non era abituato. Non riusciva ad interpretarlo. Quella sera, decise di uscire e di passeggiare da solo. Voleva riflettere. Camminava, ostacolato dalla neve e dal vento forte, che rendevano il suo andare, ancora più incerto. Era libero, senza meta, ma il freddo era troppo per lui. Si rifugiò nel pub di un suo amico scrittore, vicino casa sua. Quella sera, c’era una riunione di artisti di tutti i generi. Scrittori, attori, pittori, musicisti. Un aria calda lo colse, appena entrato e gli abbracci di amici, che lo videro arrivare, li ritagliarono un sorriso sincero. Claudio si senti, di colpo, piombato in un pub al confine tra la realtà e la fantasia. L’atmosfera era quasi ottocentesca. Candele profumate alla vaniglia, tutte intorno a lui. Versi e musiche originali, svolazzavano, nell’aria familiare, di quel posto.

 Claudio vide il suo amico Franco, proprietario del pub, bere una birra al bancone, con un foglio di carta davanti a lui. Gli si avvicinò, con aria sorpresa ed intirizzita ancora dal freddo che portava dentro e che aveva assaporato, anche fuori.

“Franco, mi spieghi perché bevi la birra in quel bicchiere di vino?”

Lo disse, sorridendo, prendendolo un po’ in giro.

Franco sorrise di rimando e replicò, con aria solenne:

“Claudio, è inutile che mi prendi in giro. Sto esercitando il mio pensiero laterale. Sto cercando di ragionare fuori dagli schemi, per farmi ispirare. Bere questa birra in un bicchiere di vino, mi stimola a farlo ed a scrivere meglio

Franco si alzò, con il suo bicchiere e lo osservo, come se avesse in mano, un tesoro preziosissimo ed appoggio il suo braccio destro sulle spalle di Claudio.

“Vedi, Claudio, chi decide di scrivere, intraprende un viaggio. Un viaggio difficile e pericoloso. Sai, credo che i veri e più grandi scrittori, se sapessero scrivere, sarebbero  i neonati, nei primi minuti di vita. Loro non sono, ancora, stati sporcati dal mondo. Vivono seguendo i loro istinti primari, nudi e puri.  Se vuoi scrivere ed arrivare al cuore degli altri, devi arrivare alla parte del tuo cuore più pura. Per fare ciò, devi svestirti, delle abitudini, educazioni, costrutti e regole che ti sono state imposte. Non lo devi fare sempre, ma mentre scrivi, si.  Devi aver il coraggio di andare nudo di fronte al mondo, che potrebbe anche deriderti. Devi avere il coraggio di affrontare paure, emozioni, sensazioni che da nudo, saranno accentuate. Ma è l’unico modo per essere scrittori veri. Ragiona fuori dagli schemi, Claudio.

Gli fece un occhiolino, in quel mentre.

“Pensaci. So che tu vuoi diventare uno scrittore vero. Non avere paura e vai per la tua strada, alla ricerca del tuo io di puro neonato

Fu quello, l’attimo in cui, Claudio, si rese conto che aveva già intrapreso  il suo percorso alla ricerca della sua parte di cuore più pura. Al ritorno in direzione di casa, quella sera, sentì che il percorso si faceva più agevole e la sua età più giovane.

Udito – Musica consigliata: London Grammar – If You Wait

Gusto: birra

 Olfatto: candela alla vaniglia

Tatto: bicchiere

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