Edmond ed il risveglio dell’anima

….ed Edmond entrò in casa. La porta si aprì con un cigolio ancora più sinistro del solito. Fu quel rumore a fargli tornare stranamente alla memoria, il suono del mare nell’agosto di un paio di anni prima, quando tutto era diverso.

Cosa farò adesso?

penso, rendendosi conto della crucialità del momento. Stranamente fu proprio quel piccolo dettaglio a fargli cogliere che stava cambiando irreversibilmente e che tale processo era già partito. Ci sono momenti nella vita di un uomo in cui ci si trova davanti ad un bivio e bisogna riflettere su cosa si vuole fare. In quei momenti sembra che tutto scorra più velocemente ed hai la sensazione di aver perso il controllo di ogni situazioni della tua vita (se proprio uno ne ha mai avuto il controllo), persino pensi di aver perso il controllo del tuo corpo. Barcollando si appoggio al divano e preso dal panico si rifece la domanda:

Che farò?

Il cinguettio di un uccello sul balcone attirò la sua attenzione. Guardò negli occhi quella creatura scesa dal cielo e capì che qualsiasi cosa sarebbe accaduta, l’importante sarebbe stata volare e lasciarsi andare al cambiamento. E’ il cambiamento che muove il mondo. E’ l’evoluzione che ti fa crescere e ti fa capire cosa sei e cosa vuoi. Fu in quel momento che trovò pace e si lasciò andare ad un sonno che mai aveva conosciuto prima.

Tutto verrà a suo tempo e nella maniera più naturale

gli sussurò l’anima….

Le luci dell’alba colsero di sorpresa i suoi occhi ancora spenti. L’iride verde si fece di color smeraldo e vivido. Fu allora che Edmond si alzo conscio di quello che era e di quello che poteva diventare. I suoi passi si fecero più leggeri mentre procedeva nello strano caldo afoso di un agosto londinese, verso quella strada, quel posto di lavoro di broker finanziario che in tutta la sua razionalità, per un lungo periodo gli era sembrato tutto nella vita.

Adesso vedeva ogni cosa con occhi diversi. Le sue mani battevano i tasti del computer e tra un ordine di acquisto ed uno di vendita, la sua mente vagava verso mondi sconosciuti. Ormai era un’altra persona. Era diventato un uomo con il peso delle sue esperienze e la profondità dei suoi pensieri. Si rese conto che la ricchezza partiva dal suo io interiore e che un bagno al tramonto nel mare pugliese, gli dava più soddisfazioni di un temporaneo guadagno al forex od in borsa, che forse avrebbe perso il giorno dopo. Ormai era più attratto dal vivido gioco dei rapporti umani piuttosto che dai grafici a candela. Fu allora che notò quello che non aveva mai notato dalla finestra del suo lussuoso ufficio. Il colore delle quercie, verde come i suoi occhi, lo strano gioco del polline che danza trascinato dal vento, i bambini che giocano nel parco vicino. Una calda sensazione di soddisfazione lo colse all’improvviso. Si arrotolò le maniche della camicia e decise che da quel giorno tutto sarebbe stato diverso…