Quella sera Leandro Gomez, aveva come ospite Superman in uno show, in diretta televisiva . Incarico ingrato e delicato intervistare quello che incarnava l’ideale degli uomini d’America e del mondo. Uno scoop averlo in quella trasmissione. Non aveva l’abitudine di comparire in televisione, ma finalmente voleva esprimere la sua, sul suo modo di vivere e colse quella occasione per farlo. Leandro si sentiva a disagio. Un complesso di inferiorità, lo pervadeva. Eppure era un uomo di successo. Come poteva, però, approcciarsi alla pari, ad un uomo che aveva salvato il mondo più volte. I due si guardarono nei loro occhi scuri, mentre le luci li abbagliavano, risaltando i loro lineamenti. Superman , alto con il suo fisico atletico, risultava ancora più imponente davanti a quel giornalista sud americano, basso, tarchiato e pelato.

“Superman”

lo appellò in maniera professionale Leandro.

“mille cose potrei dirle, su quello che rappresenta. Una domanda mi viene spontanea, però,  perché si affanna così tanto a voler aiutare gli esseri umani, in ogni istante? Come trova la forza per fare tutto quello che fa?”

“Caro Leandro, hai centrato il punto e mi dai la possibilità di dire al mondo il perché sono qui. Vedi, tutti credono che i miei poteri derivino dalla luce del sole. La verità è che i miei poteri si accrescono grazie a voi. La mia forza nell’aiutare gli altri, va oltre i miei poteri. Per ogni vita che salvo, salvo una parte di me stesso. Purtroppo non posso salvare tutti. Ci sono situazioni, in cui anche io, non posso fare niente. E’ dura, perché quando una persona muore senza che io possa fare niente, perdo, di conseguenza, un parte della mia anima. Nonostante tutto, anche in quei casi, cerco di donare una speranza, un sorriso con i miei atteggiamenti. E’ la mia missione. Se regalo un sorriso e la forza anche a chi non posso aiutare, regalo a me, parti nuove del mio cuore da sviluppare, che compensano le perdite. Questo è il motivo per cui sono qui. Voglio dirvi che vi voglio bene e che non posso che ringraziarvi per la forza ed i poteri che mi donate”

Leandro un po’ commosso per quelle parole inaspettate ci tenne a dire:

“Superman, quale grande uomo sei!!  Grazie a te, per la speranza che doni al mondo”

Superman quasi non lo fece finire ed emozionato disse:

“Vorrei fare un appello al genere umano”

“Certo, Superman”

replicò Leandro.

“Molti mi hanno detto…. se potessi avere i tuoi poteri, sarei più felice. Farei quello che voglio, risolverei tutti i mie problemi…..cari mie compagni di questo mondo, con la vostra volontà risolverete sempre la maggior parte dei vostri problemi. I poteri ce li avete anche voi, dentro voi stessi. Più di quanto pensiate e spesso anche più di me. La mia felicità non sta nei miei poteri, ma nel seguire la mia natura. Lì prendo forza. Aiutatevi sempre tra di voi e credete in voi stessi e nella vostre possibilità di cambiare la vita e le cose che non vi stanno bene. Avete solo da insegnarmi in questo, se volete. La mia forza deriva dalla volontà e dal desiderio di cambiare le cose brutte del mondo e dalle vostre speranze che si accrescono anche dentro di me. Vi chiedo di seguire la vostra natura e di cercare di essere felici e trovare la forza di risolvere da soli i vostri problemi. Io ci sono per l’impossibile, ma parte dell’impossibile lo risolvete anche voi, da soli, ogni giorno, senza rendervene conto”

Leandro si accorse che quell’uomo che sembrava di ghiaccio, era molto più simile a lui di quanto sembrasse. Era un essere dalle vivide emozioni e speranze. Un essere con i suoi piccoli e grandi problemi da risolvere, come tutti gli altri, ogni giorno.

Alla fine della intervista, Superman, lo salutò a telecamere spente e regalò a Leandro il suo mantello. Gli fece un occhiolino e disse:

“Fanne un buon uso, mio supereroe preferito”

Leandro ne fece un buon uso per anni e anni.

Udito – Musica consigliata:  The Last Goodbye – Billy Boyd

Gusto: amaro

 Olfatto: foglie di alloro

Tatto:mantello