Una volta un uomo mi disse che il mondo si racchiude in una vasca. Che nuotare è come ritornare nel grembo della propria madre. Che la vasca ti accoglie sempre con amore. Che nuotando, tutto ciò che ti è intorno è attutito. Che la vasca è un rifugio in cui buttarti quando vuoi. Che il rumore dell’acqua, scossa dalle tue braccia, è ipnotico. Che non c’è luogo dove la serenità si dipana con maggiore facilità. Il richiamo dell’acqua è primordiale. Veniamo da essa, con essa sopravviviamo e da essa nasciamo. Siamo soli con noi stessi, nei nostri stili liberi, mentre nuotiamo. Seguiamo quella striscia nera, sott’acqua, che ci porta verso percorsi che sono in realtà senza fine. Ad ogni virata, il cuore di ogni nuotatore, sbatte e risbatte come risacca del mare. Nel suo sbattere si riempie di gioia. Ad ogni spinta, è come ricaricare le pile dell’anima. Vi capita di nuotare e di uscire dall’acqua più carichi di energie, rispetto a quando vi siete entrati? Normale, è la vostra madre acqua che vi dona energie e forza e si prende cura di voi. Nuotare è come esser concepiti e rinascer mille e mille volte.
Udito – Musica consigliata: “Water” – a song made out of water
Gusto: acqua
Olfatto: cloro di piscina
Tatto: blocco di partenza piscina