Cosa sono io se non l’ ultima e più bassa spiga di un campo di grano, invisibile alla vista dal sentiero percorso da qualunque viandante. Cosa sono io se non il più rachitico filo d’erba di un immenso prato. Il mio io non si dimena e lotta per farsi notare dal mondo, eppure il mio animo brilla perché sente fortemente. Qual portentoso contenitore e’ l’animo umano. Sento che più di un universo entrerebbe nel mio e qual dolce sensazione è questa. Eppur il nostro animo è costretto dalla gabbia fisica del nostro corpo e dalle gabbie mentali dei costrutti imposti dalla società. Se solo il nostro animo potesse uscir a far una passeggiata libera dal nostro corpo, qualche volta, senza correr il pericolo di perderla e di perder noi stessi. Se solo ci facessimo qualche volta guidare, come il vento guida le nuvole, dal suo istintivo crescere percependo quello che non ci appartiene e dal suo libero andare verso mete a noi ignote. Se questo fosse possibile, forse noi saremmo migliori ed il mondo sarebbe migliore. Eppur alcuni di noi costringono ancor di piu l’anima in un cantuccio del proprio cuore. Ci sono, pero, visioni, rumori, profumi che sono personali, appartengono come percezione ad ognuno di noi che ci consenton di allargar l’anima fino quasi a far scoppiar il nostro corpo. La vista del mare, che quasi potrebbe entrarti tutto dentro il tuo cuore, la vista del tuo bambino, l’abbraccio di una persona cara, l’immensita ed il perdurare nel tempo di un ulivo secolare. Le sensazioni che provi in quei momenti, non son di soffocamento paradossalmente. Sono quegli istanti in cui ti riconcigli con il mondo e dimentichi le fatiche e lotte quotidiane. Li, caro ascoltator, assapori la vera liberta’. Sai di cosa sto parlando vero? Ed allora da amico allarga e lascia libera quanto piu possibile la tua anima, perchè essa è capace in un solo istante di guardar e contar tutte le stelle dell’universo conosciuto e non