Alcune volte nel cielo d’agosto,
il sole tramonta nel rosso vivido di un ruscello di pensieri dolci.
Alcune volte in questi giorni d’agosto,
il cielo notturno, è talmente limpido, che infiniti turbinii di stelle sono visibili.
Il vento, muove gli animi, in un religioso silenzio, fatto dei battiti di un cuore di bimbo.
Un falò in lontananza, incomincia ad infiammar, timidamente, Il buio della notte.
Le voci di amici, divertite,
destan i granchi assopiti nella tua mente.
La luce della luna, si spande,
ma in queste rare notti, quello che ti attira, non è il rumor della festa
o l’inebriante luccichio della luna.
Cammini fremente, nei tuoi pensieri e guardi in alto
verso quella coperta di stelle.
Neanche i fumi del falò ed il meraviglioso attizar dei carboni ardenti,
con il loro adore acre e festoso che si diffonde,
ti possono distogliere.
In quel mentre, l’istinto ti dice di stenderti sulla sabbia bagnata.
Il rumore del mare, che scorre nel tuo sangue, pervade il tuo corpo.
Ed eccola, improvvisa,
quella stella lontana che puoi vedere, solo e soltanto, in quella notte.
Brilla più delle altre ed anche se cerchi di distogliere lo sguardo,
è lì che ti chiama e tu non puoi che ammirarla, nel pieno del suo splendore.
Fai un mirino con le dita e chiudi un occhio, per osservarla meglio.
Guardi i suoi riflessi sul mare ed i tuoi occhi, cuore e mente, si riempiono di lei.
Ti sembra quasi di poterla cogliere tra le mani, anche se sei lontano.
In quel mentre, il sonno ti pervade
e chiudi gli occhi nel buio luccicante, dei tuoi pensieri.
Vago nel viaggio, fatto di stoffe setose di stelle interiori,
sperando di incontrala di nuovo, anche nei sogni.