Ed il treno parti. Osservai lucidamente, quegli sguardi che mi scorrevano velocemente davanti agli occhi. Vidi gente avvicinarsi ed allontanarsi l’uno con l’altra ed ancora un bambino che litigava con la propria mamma, una coppia di innamorati che si ritrovavano dopo lungo tempo ed un pipistrello che stordito volava zigzagando verso la luce di un lampione. Una vivida immagine mi colpì, di quel mondo che non mi apparteneva…..la continua e spesso disperata lotta del genere umano ed animale nel farsi capire, nel raggiungere quel limbo di felicità che calma gli animi dei vespri dorati. Proprio in quel momento mi ritrovai a comunicare con me stesso attraverso lo specchio di quel treno che sempre più lontano mi portava via. Lì capì il senso del mio viaggiare.